Il mio esempio era solo per dire che i circoli danno ai clienti quello che i clienti vogliono (almeno la maggior parte) in più facendo quadrare un po’ meglio i conti.
Detto ciò, le gare sono tante? sì. Sono troppe? mah….
Dal mio punto di vista tra girare in gara e girare fuori gara ci sono 2 sole differenze (dato che sono socio in un cp e quindi il fee lo pago comunque): il costo extra della gara, e il tempo.
Il primo è irrilevante: non stampo soldi in cantina, ma non sono quei 300 euro in un anno della 15ina di gare che faccio che spostano il mio budget.
Il secondo è a discapito delle gare: fuori gara le 5 ore sono un abominio, in gara ormai sono un ottimo risultato. Ma non è togliendo le gare che si risolve questo problema, bensì regolandole meglio (magari con più partenze, ma da 3, che ci mettono almeno 1 ora meno che i flight da 4, quindi ci stanno da 5 a 7 flight) e tenendo i campi in condizioni da dilettanti (rough normali, via le foglie) e non da PGA.
Per il resto non ci sono altre differenze, almeno per me: il campo è quello, l’orario di partenza bene o male lo ho sempre scelto, la compagnia anche.