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30 Agosto 2018 alle 18:09 #25936
Di ritorno da un bel viaggio in USA posso raccontare il mio battesimo su un campo…vero. Grazie all’assenza del requisito della famigerata carta verde ho infatti potuto cimentarmi con un vero campo da golf mentre finora avevo potuto cimentarmi solo con le tre buchette del mio campo pratica. E’ stata un’esperienza bellissima, in cui ho dimostrato di essere (ancora?) scarsissimo ma che mi ha divertito ed emozionato ed in cui non ho dato fastidio assolutamente a nessuno.
Prima esperienza a West Glacier, Montana. Campo di montagna (circa 1000 m slm) par 69 di circa 4500 yards per me che ho giocato dai rossi. Corto per un campo a 18 buche …per me lunghiiisssimo. Ho iniziato emozionatissimo, mi tremavano le gambe. Poi piano piano ho iniziato a non pensare più a niente e godermi il momento, il silenzio totale e il gioco. Unica preoccupazione che uscisse qualche orso dal bosco, visto che il campo è adiacente al parco ed io ero totalmente da solo. Infatti ho giocato sempre totalmente solo senza nessuno né dietro né davanti. Ho finito in circa 160 colpi, 15 punti e circa 4 ore. Il campo non presentava particolari difficoltà ma i green erano (almeno per me) ultra veloci e fatti a “panettone”, a uscire, tipo quelli del campo dove si è giocato lo US Open. Quindi, spesso, quando finalmente riuscivo a mettere palla in green questa scivolava regolarmente appena fuori e i put mi andavano tutti lunghi tre metri. Nonostante ciò mo sono divertito moltissimo e credo di avere imparato molto, affrontando situazioni per me del tutto nuove. Costo 50 dollari, compreso l’affitto della sacca.
Seconda esperienza la settimana dopo a San Diego. Nonostante fossi basato vicinissimo al famoso campo di Torrey Pines, dove si giocherà lo US Open 2021, ho deciso di giochere su un campo 18 buche executive più vicino al centro. Torrey Pines costava un botto e poi è chiaramente troppo difficile per me. Sul campo di Mission Bay, par 58, atmosfera (e temperatura) ovviamente molto diverse rispetto al Montana. Distanze molto più simili a quelle a cui sono abituato, green più giocabili e forse un po’ meno poesia.
Però solo 26 punti, che ho attribuito al fatto che mi hanno data mazze con shaft in acciaio, per me novità assoluta. Non riuscivo proprio a farla volare. Poi invece bene sui green: quasi sempre due put e alla prossima. Finito in due ore sempre senza nessuno davanti né dietro. 49 dollari noleggio compreso. Anche questa bellissima esperienza con il mare a fare da cornice invece delle montagne.
Considerazione finale: è un vero peccato non poter ripetere l’esperienza a breve ma mi è venuta ancora più voglia di praticare per migliorare e poter giocare di nuovo, anche in Italia. Certo partecipare a una competizione o giocare su campi troppo difficili lo troverei ridicolo, ma non poter andare sui campi executive che ci sono non troppo distanti da casa mia lo trovo davvero un po’ assurdo.
30 Agosto 2018 alle 20:07 #25938Decisamente un altro mondo!
31 Agosto 2018 alle 14:07 #25947Capisci perché siamo tra gli ultimi paesi in cui si pratica il golf….???
5 Settembre 2018 alle 8:07 #26024Sloth bellissime righe scritte con la passione, da quanto hai iniziato a giocare ?
Quanto ti manca per la carta verde e il relativo lasciapassare per scendere in campo in italia ?
6 Settembre 2018 alle 13:50 #26097Visti i punti fatti che sono sinonimo del tuo gioco, penso che se la chiedi al tuo prof, la carta verde te la diano subito, poi potrai iscriverti alla prima sessione di esame.
in bocca al lupo e b3ato te che ha giocato su campi americani.
6 Settembre 2018 alle 14:46 #26098grazie delle belle parole
Quanto sono lontano dalla carta verde non lo so…prima o poi arriverà. E’ chiaro che ancora sono lontano dal saper giocare un handicap 54 su un campo di lunghezza normale, mi manca ancora almeno un colpo a buca. Soprattutto se la palla è messa male, tipo più bassa dei piedi, gli airshot si sprecano. Ma il punto è proprio questo: io posso esercitarmi e divertirmi sulle buchette del mio campo pratica, ma se dovessi limitarmi al tappeto mi stuferei da morire e certe situazioni non imparerei mai ad affrontarle.
Io farei un paragone con lo sci, che ha molti punti in comune con il golf, secondo me. Entrambi sono sport che puoi fare a contatto con la natura, in modo non necessariamente agonistico. Per imparare e migliorare è necessario (quasi per tutti) prendere lezioni, e affrontare sfide in modo prematuro può causare situazioni pericolose per sé e per gli altri (un principiante su una nera è oggettivamente un pericolo).
Però se a tutti i principianti sciatori fosse richiesto un certificato di un maestro per farsi 4 discese…beh le stazioni sciistiche insorgerebbero. Questo naturalmente non vuol dire che sia sensato iscriversi a una gara di slalom dopo 4 lezioni!
6 Settembre 2018 alle 14:48 #26099dimenticavo: ho iniziato ad aprile, dopo anni e anni che lo desideravo
6 Settembre 2018 alle 15:31 #26102Ecco, io prenderei il post di Sloth, ci metterei titolo: “SVEGLIAAAAA” e lo manderei in 10.000 copie alla Federazione.
La Ryder, Road to Rome 2022… mavafff… in poche righe c’è tutta la differenza tra un Paese che incentiva il gioco, e uno che dice di volerlo fare, ma in realtà sta bene chiuso nei circoli con paletti, lacci e lacciuoli.
Che tristezza.
6 Settembre 2018 alle 18:31 #26105Sloth ha scritto:
dimenticavo: ho iniziato ad aprile, dopo anni e anni che lo desideravo
Scusa Sloth, ma da Aprile a oggi con che frequenza hai praticato e preso lezioni?
7 Settembre 2018 alle 9:40 #26117@Dunlop
lezioni una volta alla settimana. Però complice l’estate, la chiusura del circolo ad Agosto, e qualche impegno mio, in tutto una decina. Domani si riprende.
Pratica. Obiettivo tre volte alla settimana ma non sempre ce la faccio. Poi pratica può voler dire due ore con cestino, put e qualche buchetta come riuscivo a fare spesso a luglio, o 45 minuti di buchette come ieri sera (21 punti in 7 buche con due par ….
)
Non sono molto dotato per lo sport quindi non mi sorprenderei se mi dicessi che sono sotto la media, visto l’impegno profuso….
@Leroi: Secondo me il problema vero non è la federazione golf, ma una certa mentalità diffusa in Italia riguardo allo sport. Su un forum di corsa una volta ho letto questo aneddoto: Un papà dice alla sua bambina: domani faccio un gara di corsa molto lunga, una maratona. la bambina: ma vinci, papà? No, non c’è alcuna possibilità che io vinca. Bambina: e allora perché la fai?Ecco secondo me da noi in molti la pensano come la bambina. Se fai il tuo record personale in mezza maratona e arrivi che stanno smontando il traguardo (esperienza personale) non è che poi sei molto motivato a continuare ad alzarti alle 5 per allenarti. Poi la maratona di Roma (la più grande in Italia) fa 13 mila partecipanti, Berlino 38 mila! e allora tutti li a stracciarsi le vesti per i pochi praticanti in Italia, a dire che la colpa è dei 60 euro di iscrizione che son troppi, sì ma il pacco gara, sì ma è un circolo vizioso se fossimo di più la chiusura delle strade sarebbe migliore, etc etc etc.
Il punto è far sentire parte del gioco anche quelli scarsi, poco dotati, che hanno poco tempo, che hanno la moglie che rompe o i figli da portare al mare. Mi rendo conto che non è facile. ma il punto è tutto lì, secondo me.
7 Settembre 2018 alle 9:55 #26119Però se a tutti i principianti sciatori fosse richiesto un certificato di un maestro per farsi 4 discese…beh le stazioni sciistiche insorgerebbero. Questo naturalmente non vuol dire che sia sensato iscriversi a una gara di slalom dopo 4 lezioni!
In Italia però i circoli, che sono privati, non mi sembra che si lamentino troppo del metodo imposto dalla FIG
7 Settembre 2018 alle 11:04 #26121Sloth ha scritto:
@Dunlop
lezioni una volta alla settimana. Però complice l’estate, la chiusura del circolo ad Agosto, e qualche impegno mio, in tutto una decina. Domani si riprende.
Pratica. Obiettivo tre volte alla settimana ma non sempre ce la faccio. Poi pratica può voler dire due ore con cestino, put e qualche buchetta come riuscivo a fare spesso a luglio, o 45 minuti di buchette come ieri sera (21 punti in 7 buche con due par …. )
Da quello che scrivi, al livello in cui sei la Carta Verde, a mio avviso, l’avresti dovuta ottenere già da un bel po’. Informati subito dal tuo Pro o presso la Segreteria del tuo Circolo cosa bisogna fare per ottenerla.
Di questo argomento sul forum se ne è parlato molto. Mi dispiace dirlo, ma ci sono molti miei colleghi che con la Carta Verde ci…….marciano…….
7 Settembre 2018 alle 11:09 #26122Certo partecipare a una competizione o giocare su campi troppo difficili lo troverei ridicolo, ma non poter andare sui campi executive che ci sono non troppo distanti da casa mia lo trovo davvero un po’ assurdo.
Sono ASSOLUTAMENTE d’accordo con te.
Anzi, a mio avviso dovresti poter giocare anche sui campi “veri”: l’unica cosa che dovrebbe entrare nella testaccia defgli italiani è di giocare VELOCE.
E per veloce non intendo dire di tirare in 3 secondi, ma di camminare svelti, lasciare la sacca nei posti giusti, non bighellonare MAI in campo anche quando si pensa di non intralciare nessuno.
Tante volte vedo gente che si ferma in mezzo al fairway a mettere a posto sacca etc. pensando di essere “al riparo” e non dar fastidio a nessuno quando invece sul tee c’è gente che – a contrario loro – arrivano a quella distanza e sono costretti ad aspettare.
Detto questo, due appunti: dei campi che hai giocato il primo è poco più di un pitch and put, il secondo è davvero cortino..se ti è sembrato molto lungo in effetti devi ancora migliorare un pò il gioco lungo, ma ciò non toglie che SE SEI VELOCE dovresti poter giocare ovunque senza problemi.
Certo non bisogna arrivare però agli opposti americani, dove nei campi municipali gioca gente che non ha mai preso un ferro in mano e va direttamente in campo: per usare il paragone con lo sci, un principiante che si butta in una pista nera, ma con la differenza che chi sa sciare deve attendere la sua discesa e non può passarlo tranquillamente….
7 Settembre 2018 alle 11:48 #26124@Dunlop Nel mio caso non credo c’entri niente il fatto di marciarci. Lezioni di quest’anno pagate tutte in anticipo ed è chiaro che anche con la carta continuerò a prendere lezioni anche l’anno prossimo. Anzi semmai il pro potrebbere correre il rischio di perdere il cliente ritardo troppo…..credo sia più una questione filosofica, come accennavo sopra.
@Mignuz: ovviamente sul gioco lungo devo ancora migliorare MOLTISSIMO. sia come distanza sia come precisione. Sulla velocità sono d’accordissimo: se avessi visto qualcuno, anche in lontananza, avrei giocato Stableford alzando la palla dopo aver esaurito i colpi e sul camminare in fretta sfondi una porta aperta…peraltro ero l’unico che camminava…i pochi che ho visto su buche lontane erano tutti in cart7 Settembre 2018 alle 14:49 #26145Mignuz ha scritto:
Certo non bisogna arrivare però agli opposti americani, dove nei campi municipali gioca gente che non ha mai preso un ferro in mano e va direttamente in campo…..
E’ vero ma lì se non rispetti l’etichetta e/o sei troppo lento arriva subito un Marshal che ti carica sul cart e ti accompagna “gentilmente” all’uscita. Mentre da noi…….
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