Psicologia e Golf

Usa la psicologia per un golf vincente

Psicologia e GolfIl golf è un gioco mentale, il movimento è sicuramente una parte marginale di questo sport, una volta appresa la tecnica il nostro score può migliorare molto in base al nostro approccio mentale, ecco perchè oggi parliamo di golf e psicologia.

Per giocare meglio a golf e migliorare il vostro score è necessario avere dei pensieri positivi in campo, essere forti psicologicamente e pensare che ad ogni problema che vi si pone in campo c’è sempre un rimedio.

La psicologia nel golf parte già dall’apprendimento, provando per la prima volta questo sport, ci rendiamo subito conto che è meno semplice di quello che si crede, il maestro ci spiega il movimento, cosa completamente nuova per i nostri muscoli e il nostro corpo.

Ogni volta che correggiamo lo swing troviamo altri errori e la palla non vola come vorremmo, le frustrazioni aumentano e la voglia di smettere già ci colpisce, questo è sicuramente uno dei fattori per cui molti si avvicinano al golf e poi subito mollano tutto.

A voi non è mai capitato di voler smettere di giocare perchè scoraggiati dal volo di palla ?

Nel momento in cui si perdono le speranze, tirate l’ultima palla del cestino e una traiettoria precisa e dritta vale più di mille sedute da uno psicologo, la fiducia in voi stessi vi spinge a prendere un’altro cestino e a non voler mollare, questo è il golf.

Quello che vi serve è quindi maggiore fiducia in voi, nelle vostre possibilità, quando andate in campo pratica dovete sempre lavorare prima al movimento e subito dopo usarlo per tirare vicino al bersaglio che vogliamo raggiungere.

Se le nostre prime palline raggiungeranno il bersaglio la fiducia in noi aumenterà per quel giorno ed è probabile che anche i prossimi saranno dei buoni colpi.

Con questo però non vogliamo spingervi oltre alla ricerca della precisione, della tecnica prima di tutto, perchè spesso questa ricerca della perfezione può portare a frustrazioni, per abbassare il vostro handicap non vi serve giocare tutti i colpi in bandiera ma aiuta giocare dei colpi utili che vadano vicino ai bersagli che vi prefissate.

Altra tappa fondamentale della psicologia abbinata al golf è durante le gare, anche in questo caso golf e psicologia sono a stretto contatto, se riusciamo a non farci conquistare dall’agitazione da gara, che spesso colpisce tutti i golfisti e riusciamo a giocare come sempre, il nostro score ne beneficerà sicuramente.

Se siamo dei giocatori bassi di handicap (10-12) avremo dalla nostra una solidità dello swing che ci può aiutare nei momenti di difficoltà, se siamo un giocare alto di handicap dobbiamo lottare con l’instabilità del nostro swing, per fare questo però non dobbiamo limitarci a giocare come possiamo ma dobbiamo credere nel nostro swing e giocare di strategia sapendo che possiamo sempre migliorarci.

Un brutto risultato deve essere dimenticano nel momento stesso in cui la buca o la gara termina, la prossima buca o la prossima gara andrà sicuramente meglio.

Bob Toski diceva:

Un cattivo golfista inizia una gara preparandosi ad una tragedia, un buon golfista preparandosi al successo.

Altro fattore in cui la psicologia e il golf sono a stretto contatto è durante il colpo.

Quando affrontiamo una buca spesso ci capita di pensare al primo, poi al secondo e poi al terzo colpo, invece dobbiamo procedere per passi, giocare un colpo per volta, ogni colpo ha il suo volo e la sua area di atterraggio anche in base alle nostre capacità.

Un giocatore basso di handicap spesso vede più grande un bunker di percorso rispetto al fairway e il più delle volte così facendo ci finisce dentro senza tante difficoltà, per non parlare quando al posto della sabbia c’è l’acqua, allora in quel caso si estrae dalla sacca la palla più brutta tanto siamo certi che finirà nell’ostacolo…

Il ragionamento da fare invece deve essere completamente opposto, dobbiamo trovare in tutti i colpi che facciamo dei punti di forza, non dobbiamo guardare spaventati al bunker o all’ostacolo d’acqua ma dobbiamo guardare fiduciosi al fairways, non pensiamo di dover scappare da quegli ostacoli ma di voler raggiungere l’ampio fairway che c’è a disposizione.

L’atteggiamento psicologico è quindi importantissimo, non è di certo una cosa che si acquisisce subito ma lo si costruisce nel tempo grazie ad un lavoro costante sul campo e grazie anche ad un miglioramento tecnico del proprio swing, avere fiducia nel movimento, nel vostro swing è sicuramente un’altro fattore importante.

– Bisogna praticare per acquisire la giusta confidenza con il vostro swing

– Giocare ogni colpo guardando i lati positivi e non i pericoli del campo

– Giocare per divertirsi e per migliorarsi dimenticandosi dei giorni e dei colpi negativi

A proposito HoG Staff

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