Ritornando a quanto detto nella prima lezione abbiamo trovato una bella immagine che esemplifica il concetto dell’americano Nick Chillemi, che suggerisce questo bell’esempio:
guardate ad un oggetto sul vostro tavolo, poi girate lo sguardo altrove e cercate di prendere l’oggetto seguendo l’immagine che vi siete fatti della sua posizione.
Così, lo diciamo ancora una volta, effettuata la routine sul putt, guardate la buca, poi guardate la pallina ed il putt, senza altre speculazioni mentali: i vostri occhi “interni” diranno alle vostre dita e alle vostre mani come, con che forza colpire la palla per “sentirla” in buca.
Ovviamente “come” colpire la palla e “come” acquisire il corretto “timing” sono frutto di esercizio ed immaginazione.