Nel downswing un giocatore del tour può accelerare la testa del bastone circa 100 volte la capacità di accelerazione della più veloce automobile sportiva. Dalla posizione statica all’apice del backswing a più di 100 miglia orarie all’impatto il tutto in circa 1/5 di secondo!
Durante il downswing un buon giocatore può produrre fino a 4 cavalli vapore e oltre. Si tratta di una potenza sorprendentemente alta.
Lo sapevate che durante un colpo pieno con il driver la faccia del bastone resta a contatto con la palla soltanto per mezzo millesimo di secondo?
Sì, avete letto bene, ½ millisecondo!
La forza applicata alla palla dalla testa del bastone durante l’impatto si innalza fino a raggiungere, e qualche volta superare, una punta di 2.000 libbre, quasi 1 tonnellata.
Dal momento del contatto al momento in cui la pallina si stacca dalla faccia del bastone quest’ultima avanza di solo ¾ di pollice (1,905 cm).
Occorrono circa 2/3 di un millisecondo perché lo shock dell’impatto risalga lo shaft viaggiando dalla faccia del bastone alle mani.
Entro questo tempo la palla si è allontanata di circa ½ pollice (1,27 cm) ed è già in volo ma le mani non hanno ancora percepito il colpo.
Devono ancora passare almeno ulteriori 10 millisecondi perché il messaggio raggiunga il cervello del giocatore e si possa dire che ne abbia avuto la percezione. A questo punto la palla è ad una distanza di 1 piede (30,48 cm) o più dalla testa del bastone.
Passerebbero almeno altri 2/10 di secondo (un’eternità!) prima che gli ordini provenienti dal cervello del giocatore possano far sì che le sue mani entrino in azione per modificare il colpo.
La palla, a quel punto, sarebbe già a 15 iarde (13,716 mt) di distanza.
Conclusione:
Considerato che uno swing, dal take away al finish, dura mediamente dagli 1,0 ai 2,5 secondi ed analizzato quanto sopra possiamo tranquillamente affermare che: nell’esecuzione del colpo pensare e/o cercare di modificare quanto si sta facendo è perfettamente inutile oltre che dannoso per il proprio swing.
Ecco, forse, il perché George Bernard Shaw soleva dire che:”Non è necessario essere stupidi per giocare a golf. Esserlo, però, aiuta!”.
Roberto Russo
PRO presso Maremma Golf Club