Un romanzo ambientato in un campo da golf è in grado di portarvi sul campo con l’immaginazione, l’autore di questo libro invece ha voluto fare di più per portarvi ancora più vicino al golf.
Infatti sfregando gli omini verdi a inizio e fine libro e vi sembrerà di essere già in campo assaporando l’odore dei green e di ampi faiways in cui giocare la vostra palla!
Una volta finito il libro, vi coglierà la voglia di contare i giorni che vi separano dal mese di aprile con le giornate che si allungano, l’aria che si fa più tiepida e non esiste idea migliore che spendere un bel sabato in campo pratica (da soli o in compagnia).
Chi l’ha detto, poi, che si tratta di uno sport solo per ricchi o per anziani? Uno scomodo bagaglio che il golf si porta dietro da troppo tempo e che ormai è lontano dalla realtà che caratterizzava questo sport solo per l’elite e l’alta borghesia, Questo libro non è solo un voler “mettere il naso” da esperto amatore in questo sport ancora così poco diffuso nel nostro Paese, ma suona come un invito discreto ad avvicinarsi alla sua pratica, a qualsiasi età. Sin dal primo “swing” da neofita, a cinquant’anni, la passione per l’autore è stata immediata; e con lei il desiderio di giocare e attrezzarsi con la tenuta del golfista. E così parte il racconto leggero dell’esperienza personale dell’autore, cui però si affiancano presto considerazioni di più ampio respiro, che parlando del golf riflettono sulla vita vera. Forza fisica sì, bisogna averne, ma il golf soprattutto richiede una forza mentale, fatta di calma, concentrazione, fiducia interiore… e “naso”.