75° Open d’Italia 2018 vince Olesen ma Molinari gioca alla grande

Riparte la settimana e ci siamo appena lasciati alle spalle il 75° Open d’italia 2018 giocato al GardaGolf.

A imporsi sul campo il danese Thorbjorn Olesen che non si fa intimorire da un Francesco Molinari in grande spolvero che fino all’ultima buca ha provato a prendersi con le unghie e con i denti la quinta vittoria sull’European Tour, a solo una settimana dalla vittoria di Wentworth.

Nessuno aveva il coraggio di dirlo apertamente, ma tutti speravamo in una vittoria di Chicco, che ha disputato un torneo alla grande chiudendo con uno score di 263 colpi (66 66 66 65, -21 sul totale) che dimostra la solidità di gioco del torinese e la determinazione con cui ha affrontato questo torneo.

Solo un colpo in più per il vincitore  Thorbjorn Olesen, che ha concluso con 262 (65 68 65 64, -22) assicurandosi il podio con un putt all’ultima buca, facendo così sfumare la possibilità di uno spareggio proprio con Francesco.

Anche se il vincitore è stato il danese, gli occhi di questo torneo sono stati tutti per l’azzurro Francesco, che con un solo errore alla buca 17 in cui segna bogey, infrange il sogno di molti di vederlo trionfare per la terza volta nell’Open d’Italia e per la vittoria in più sull’European Tour che lo avrebbe consacrato migliore giocatore italiano di golf di sempre.

Con queste due prestazioni di alto livello, nei primi due tornei delle Rolex Series, Francesco si è portato al comando della Race to Dubai, confermando l’ottimo stato di forma di questo periodo.

Tra gli altri italiani in gara, da segnalare la prestazione di Lorenzo Gagli, 14° con 269 (68 69 66 66, -15), e di Matteo Manassero, 36° con 274 (66 68 68 72, -10) che purtroppo non riesce a mantenere alto il livello anche nell’ultimo giro sul campo che conosce bene e che lo ha visto crescere.

Scendendo in classifica troviamo l’inglese Lee Slattery, terzo con 264 (-20), e poco dopo Rafa Cabrera Bello, quarto con 266 (-18), e il nordirlandese Graeme McDowell, quinto con 267 (-17), insieme agli inglesi Andy Sullivan e Lee Westwood.

Gli inglesi Danny Willett, Ian Poulter e il tedesco Martin Kaymer, che hanno occupato l’ottava piazza (268, -16), sono stati i primi a lasciare il gruppo nello sprint decisivo. Mai in corsa l’inglese Tommy Fleetwood e lo svedese Alex Noren, 23.i con 272 (-12), e l’altro inglese Matthew Fitzpatrick, 30° con 273 (-11).

Nessun partecipante è riuscito ad aggiudicarsi la BMW i8 Roadster in palio alla buca 10 (par 3, metri 170).

Oltre all’open in campo, il 75° Open è stato anche il primo torneo delle Rolex Series giocato lontano da Milano, in cui si erano disputate le ultime due edizioni, l’affluenza di pubblico è stata più che positiva considerando anche che dall’edizione 2018 l’ingresso per i NON tesserati FIG era a pagamento.

Sono stati 9.300 gli spettatori che hanno seguito l’ultima giornata del 75° Open d’Italia, per un totale di 34.000 presenze nel corso del torneo (giovedì 7.200, venerdì 7.900, sabato 9.600). Grande entusiasmo per i tre azzurri che hanno concluso la gara e in particolare tifo da stadio per Molinari.

In netto aumento rispetto alle passate edizioni la presenza di stranieri, tra i quali molti turisti tedeschi in vacanza sul Lago di Garda.

 

Franco Chimenti ha dichiarato:

“Per aggiudicarci la Ryder Cup avevo promesso che avrei reso l’Open d’Italia una manifestazione di fama mondiale e ho mantenuto l’impegno portando il montepremi da 1,5 milioni di euro a 7 milioni di dollari. Sono veramente felice che questa edizione si sia giocata al Gardagolf Country Club, in uno scenario indimenticabile su un percorso che è stato definito fra i più belli d’Italia. Sono stati giorni esaltanti in un torneo delle Rolex Series fra i più importanti in Europa. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso questo spettacolo. In primis tutti gli sponsor che hanno creduto in noi grazie al supporto del nostro advisor Infront. Un ringraziamento particolare alla Regione Lombardia, la cui presenza con l’Assessore allo Sport e al Turismo Martina Cambiaghi, è un grande segnale di vicinanza delle istituzioni. Ci tengo a fare i complimenti al Presidente del Gardagolf Orlando Tradati e a tutto lo staff dei greenkeeper per l’ottima organizzazione. Infine un grazie di cuore ai volontari, che con grande impegno anche nei momenti più complicati hanno reso l’Open speciale. Abbiamo vissuto dei giorni straordinari con un giro finale esaltante. Olesen ha giocato da campione e ha vinto con merito mentre il nostro Francesco Molinari ha sfiorato un’impresa storica. Grandi prestazioni anche di Matteo Manassero e di Lorenzo Gagli. Il golf italiano continua il suo cammino di crescita e voglio confermare ancora una volta che la Ryder Cup si disputerà nel 2022 a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club”

Thorbjorn Olesen ha detto post gara:

“E’ stata una settimana molto speciale e sicuramente questo successo rappresenta il momento più alto della mia carriera. Una vittoria nelle Rolex Series ovviamente mi proietta molto in avanti nella Race to Dubai e mi dà una grandissima spinta morale. Voglio fare i complimenti a Francesco Molinari che mi ha tenuto sotto pressione fino all’ultima buca. Quando ho saputo dal mio caddie del suo bogey alla buca 17 ho pensato solo a crearmi l’occasione da birdie per aumentare il vantaggio”.

Anche Francesco Molinari ha commentato la sua prestazione post-gara:

“E’ stato un torneo davvero emozionante. Ce l’ho messa tutta per vincere, ma non ce l’ho fatta. Vanno fatti i complimenti a Olesen, è stato bravissimo e ha meritato la vittoria. Le motivazioni sono fondamentali per riuscire ad arrivare fino in fondo in una gara così bella e sono soddisfatto di aver messo pressione a Thorbjorn fino all’ultimo putt. Non potevo fare molto di più, sono stato paziente nelle prime nove e poi sono riuscito a giocare bene. Alla buca 17 sono stato aggressivo, potevo fare di più con il driver, ma magari se avessi segnato il par poi non sarebbe arrivato il birdie finale. Voglio ringraziare il pubblico che è venuto a vederci, credo che il putt della 18 ce lo ricorderemo tutti a lungo”.

Matteo Manassero è stato positivo:

“Ho avuto difficoltà nelle prime buche come in tutti questi giorni, ma ho fatto comunque un’ottima gara dopo due Open d’Italia non buoni e sono soddisfatto. Non considero negativo arrivare a metà classifica, perché è una gara delle Rolex Series e quindi garantisce punti nella money list. Disputare al Gardagolf, il mio campo, un Open d’Italia ed essere in corsa il titolo nei primi giorni è sicuramente una casellina da segnare nella mia carriera”.

Raggiante Lorenzo Gagli:

“E’ stato un torneo fantastico. E’ stato bellissimo giocare davanti a tanto pubblico soprattutto nel round finale. Veramente una settimana speciale che mi ricorderò a lungo. Non sono partito bene poi ho eseguito alcuni colpi perfetti e si è acceso il putter. Ho giocato sempre bene dal tee e ritengo il risultato abbastanza giusto”.

 

L’Open ha offerto spettacolo anche fuori dalle corde con una serie di iniziative molto seguite dal pubblico.

“Prova il golf” ha attirato appassionati e neofiti e nell’area Golf Superabili le persone diversamente abiti hanno provato con l’assistenza dei tecnici, testimonianza della universalità del gioco.

Particolare attenzione è stata prestata ai bambini che hanno trovato il loro habitat ideale nel Family Open dove hanno anche giocato a golf con lo staff di US Kids e PGAI.

Gli “Special Events” hanno avvicinato spettatori e grandi campioni, mentre “The Trick Shot Master” ha mostrato un altro aspetto del golf in una dimensione fantasiosa e inusuale. Ogni serata si è conclusa “Dj set” by RDS presso il Villaggio Commerciale e con concerti tenuti da gruppo femminile Ladyvette, da Tony Esposito, dagli Audio2 e da I Rinominati.

 

Un torneo il 75° Open di Golf giocato al Gardagolf che ha portato positività nel golf italiano, voglia di crescere e di aumentare la diffusione, ma tutta questa voglia di fare sarà già dimenticata oggi che è il lunedì dopo l’Open ??

 

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    Riparte la settimana e ci siamo appena lasciati alle spalle il 75° Open d’italia 2018 giocato al GardaGolf. A imporsi sul campo il danese Thorbjorn Ol

    [Leggi l’articolo completo: http://www.houseofgolf.it/tornei/open-ditalia/75-open-ditalia-2018-vince-olesen-ma-molinari-gioca-alla-grande/]

    #24677
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    :bandiera: :bandiera:   :bandiera:

    Un Open d’italia che ha di certo stupito per molti fattori, almeno il sottoscritto….

    A primo acchito avevo valutato la posizione di Garda Golf completamente sbagliata, non considerando invece la posizione turistica della zona, anche se il campo di per se poteva essere dislocato in una posizione un pò scomoda la zona di altro prestigio turistico e in grado di attirare un pubblico straniero è stata di certo una carta vincente per attirare pubblico straniero intorno all’Open.

    Il pubblico pagante per altro sarà stato in maggioranza proprio quello straniero, per gli italiani golfisti tessera FIG alla mano e ingresso “gratuito” o meglio già pagato a monte…

    Altro fattore che mi ha stupido è stato il modo di giocare di Francesco, dopo un torneo come quello di Wentworth che lo ha visto vincitore, arrivare ancora così carico e infilare un punteggio così costante su 4 giorni è stato veramente da giocatore di alto livello.

    Peccato che il danese, con un colpo in meno, gli ha strappato la gioia di una doppietta e del 3 Open d’italia perchè se lo sarebbe meritato, ma di certo questo secondo posto è stata un’iniezione di fiducia che lo aiutarà nello US Open…

    In merito alla domanda finale, non sento tutto questo entusiasmo tra chi gioca a golf scaturito dall’Open d’italia, anzi da molti sento solo aria di critiche e negatività intorno al nostro sport….

    Di certo la Federazione, non sta facendo il massimo che potrebbe fare per sfruttare il volano Ryder e far crescere il golf nel modo giusto, ma noi golfisti dobbiamo ugualmente supportare il nostro sport…

    Staremo a vedere se si muove qualche cosa, la parvenza di visibilità che poteva portare la RAI è stata relegata in seconda serata su RAI SPORT e sarebbe interessante sapere quanti sono riusciti a vederla….

    Sky da parte sua ha garantito una copertura massima come sta facendo già da anni…..

    #24678
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    Visto dalla tv è stato un gran bel torneo, il campo sembra davvero bello già così, immagino quanto possa essere bello dal vivo.

    Per il successo credo sia in parte merito anche di Molinari, senza di lui a giocarsela fino all’ultima buca forse sarebbe stato meno roboante. Giudicare quanta gente ci fosse in realtà è impossibile dalla tv, anche se le tribune piene fanno ben pensare, aspettiamo di sentire chi è riuscito ad andare.

    Per le differite sulla rai non sarei troppo critico (non le ho viste, com’erano commentate?), è già tanto se hanno fatto vedere qualcosa, d’altronde gli sport che faticano ad arrivare in tv in chiaro sono la maggior parte.

    p.s. Non ho capito le parole di Chimenti intervistato durante la cronaca ieri: a quanto ha detto sarà difficile prescindere dalla Lombardia (per ovvi motivi economici, sempre ci sia ancora l’appoggio con il cambio di amministrazione), ma sarebbe ipotizzabile un passaggio magari in Toscana (per il prossimo Open) prima di Roma. Sarà una boutade come tante altre o c’è qualcosa di realistico?

    #24679
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    p.s. Non ho capito le parole di Chimenti intervistato durante la cronaca ieri: a quanto ha detto sarà difficile prescindere dalla Lombardia (per ovvi motivi economici, sempre ci sia ancora l’appoggio con il cambio di amministrazione), ma sarebbe ipotizzabile un passaggio magari in Toscana (per il prossimo Open) prima di Roma. Sarà una boutade come tante altre o c’è qualcosa di realistico?

    Sentita anch’io, a mio avviso suonava così:

    “La Lombardia ha messo i soldi per 3 anni di fila, speriamo lo faccia per un’altro anno perchè se non si propone nessun’altra ragione dove lo mettiamo sto cavolo di Open….”

    Io speravo potesse tornare in Piemonte, ma forse dopo la figuraccia fatta del passo indietro il Piemonte si è già autoescluso dalle candidature….

    A mio avviso l’Open sarebbe da usare come mezzo per promuovere l’italia golfistica nel mondo, per arrivare poi a Roma con la Ryder…. va bene fare qualche open a Roma negli anni precedenti al 2022 ma già dal 2019 a Roma no….  :nono:

    #24680
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    Campo troppo poco selettivo che, a mio avviso, ha un po’ falsato tutto l’andamento del torneo. Senza nulla togliere al merito dei partecipanti, basta andare a vedere i risultati dell’ultima giornata dove su 73 giocatori solo 7 o 8 hanno giocato sopra par e dove il peggior risultato tra i primi dieci mi pare essere stato un 67.

    Comunque 4 belle giornate di golf con un pizzico di suspence nelle buche finali. Ottima la presenza di pubblico (spero pagante  :) ) con ottima copertura da parte di Sky e, finalmente, un “segno di vita” anche da parte di mamma RAI.

    #24682
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    Più che campo poco selettivo direi che ormai sono dei mostri.

    è vero: se non fai errori clamorosi e tieni la palla in gioco il campo è giocabile, non c’era rough altissimo e le buche non sono “lunghissime” (per i loro standard, a parte alcune), però effettivamente loro sono delle bestie: buche come la 2, la 11 o la 18 sono davvero complicate eppure loro facevano facilmente par o meglio.

    Senza vento e con i fairway/green morbidi per loro diventa un campo facile.

    Però – dico io – meglio così per lo spettacolo, piuttosto degli us open con campi ingiocabili e dove un colpo perfetto può tramutarsi in un doppio bogey

    #24683
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    Condivido. Meglio avere questi score piuttosto che vedere all’US Open i giocatori andare fuori di testa su di un campo ingiocabile. Ma, come si suol dire, ci sarebbe sempre una giusta via di mezzo… :)

    In ogni caso, un conto è giocare un campo dove un legno 3 al green si ferma in 3 o 4 metri in bandiera e un altro conto è giocare un campo dove un legno 3 non lo fermi. Così anche un “mostro” che è uno o due gradini sotto agli altri riesce a giocarsela alla pari.

    • Questa risposta è stata modificata 4 anni, 11 mesi fa da Dunlop54Roberto Russo.
    #24685
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    Più che campo poco selettivo direi che ormai sono dei mostri. è vero: se non fai errori clamorosi e tieni la palla in gioco il campo è giocabile, non c’era rough altissimo e le buche non sono “lunghissime” (per i loro standard, a parte alcune), però effettivamente loro sono delle bestie: buche come la 2, la 11 o la 18 sono davvero complicate eppure loro facevano facilmente par o meglio. Senza vento e con i fairway/green morbidi per loro diventa un campo facile. Però – dico io – meglio così per lo spettacolo, piuttosto degli us open con campi ingiocabili e dove un colpo perfetto può tramutarsi in un doppio bogey

    Concordo con l’analisi.

    Vederli giocare su un campo dove ci si è giocato spesso fa comprendere quanto si abbia a che fare con alieni.

    Non c’era rough altissimo è vero, ma stiamo sempre parlando di un campo che non perdona tantissimo, dove a lato di ogni

    buca ci sono olivi o cipressi…

    Non parlaimo poi delle distanze che fanno perchè rispetto ad un golfista medio sono veramente qualcosa di imbarazzante.

    #24687
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    Io anche sono dell’idea di premiare lo spettacolo, sopratutto in Italia dove il golf è ancora molto indietro, vedere giocatori sfondare il muro dei -20 sotto il PAR rende questi fenomeni ancora più fenomeni !!!!

    Per altro, vero che non era un campo difficilissimo ma di “errori” se ne sono visti parecchi, che poi fossero facilmente recuperabili è un’altro discorso perchè il campo corto e non impossibile permetteva….

    Ritornando sui giocatori invece avete visto un certo Jimenez ????  :adorazione:   :adorazione:

    Con l’età che si ritrova ancora lì a giocarsela con tutti…..  :pugnette:

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