The President Cup, una Ryder più giovane ed in tono minore, ha avuto luogo nello scorso fine settimana a San Francisco, all’Harding Park.
La seconda giornata conferma la corazzata USA al comando: chiudono 6,5 a 5,5 verso gli internazionali. Ma questi continuano a reggere le sorti dell’incontro, pareggiando il punteggio parziale e mantenendo invariato il distacco. Els e Singh si confermano nei loro turni e spunta il nome di Ishikawa: David Dusek, commentatore per golf.com, si definisce stupito ogni volta che lo vede giocare, con quell’insieme di veleno e talento!
La terza giornata, sabato, segna il definitivo sopravanzare della squadra statunitense, che conduce 12,5 a 9,5, dopo i due confronti previsti: 5 incontri foursome e 5 fourball.
La domenica, quarta ed ultima giornata, è stata caratterizzata dagli “individuali” ed ha consacrato la vittoria della squadra americana che, con un insindacabile 19,5 a 14,5 ha innalzato la coppa al cielo. Tiger e Mickelson (un vero dream team!) hanno condotto alla vittoria sugli internazionali, che si sono comunque ben difesi con il solito Ishikawa, Ogilvy, Clark e Cabrera.
A margine del torneo, gli osservatori hanno tenuto a confermare la netta ripresa fisica di Phil Mickelson che, dopo le disavventure famigliari e la vittoria ad Atlanta, ha ribadito le sue potenti caratteristiche e la possibilità di un finale di stagione meritevole di molta attenzione.