- Questo topic ha 24 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 3 mesi fa da Mignuz.
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24 Maggio 2018 alle 7:36 #24534
Cerco Cocco, so che la “definizione” del golf è quella quindi la soluzione migliore per tirare meno colpi possibili è giocare il colpo che siamo più certi possa venire rispetto a quello meno probabile…
In parte concordo con te che in allenamento dobbiamo giocare i colpi da allenare, ma se non alleniamo il colpo che poi giochiamo in gara siamo certi che in gara ci verrà quel colpo ?
Se ad esempio gioco 2-3 volte nel campo X prima di farci un gara, percentuale mi piacerebbe vincere quella gara, cercherò di allenare i colpi della vita o cercherò di allenare i colpi che durante la gara mi porteranno alla vittoria ?
24 Maggio 2018 alle 9:26 #24538Sono situazioni diverse, che vanno affrontate in modi diversi.
Un giro di prova pregara su un campo che non conosci provi il campo con i ‘tuoi’ colpi.
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da CoccoBill.
24 Maggio 2018 alle 9:31 #24542Nel golf, la ripetitività non è così importante
scusa?????
forse non ho capito bene…
24 Maggio 2018 alle 9:35 #24543Nel golf, la ripetitività non è così importante
scusa????? forse non ho capito bene…
24 Maggio 2018 alle 10:00 #24544Nel golf, la ripetitività non è così importante
scusa????? forse non ho capito bene…
Non ti preoccupare, poi ti faccio un disegnino… ?
24 Maggio 2018 alle 10:04 #24545Se, come ai miei tempi, 9 gare su 10 fossero giocate medal anziché stableford state tranquilli che imparereste presto a non strafare e a farvi entrare in zucca un po’ di sana strategia e gestione del campo.
Il problema è, forse, che ci mettereste dalle 6 alle 8 ore per fare 18 buche!
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da Roberto Russo.
24 Maggio 2018 alle 10:29 #24548Dunlop sei ottimista sui tempi….
Sono praticamene gli stessi dei tornei stableford
24 Maggio 2018 alle 10:58 #24551Allora, wedge, sono rimasto indietro con i tempi!
Pensavo che per 18 buche stableford bastassero dalle 5 alle 6 ore…
Ma, d’altra parte, con quello che costano i green fee al giorno d’oggi uno si rifà occupando il campo tutto il giorno…
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da Roberto Russo.
24 Maggio 2018 alle 11:48 #24553Mi sembra equo
25 Maggio 2018 alle 15:27 #24570Wedge ha una concezione di golf diversa dalla maggior parte delle persone “normali”
Gara o non gara lo scopo del GIOCO del golf è tirarne il meno possibile.
Tra un bogey con bellissimi colpi e un par a rattoni, preferisco tutta la vita il secondo.
Anche all’estero, dove non ci sono gare, chi gioca tiene conto dei colpi (anche ai fini HCP) e tenta di tirarne meno possibile.
Io posso dire di avere tre atteggiamenti in campo:
1 – vado in campo solo per divertirmi e fare esperimenti. Lo score non c’entra nulla e gioco le buche solo per provare qualche colpo strano. Lo prendo come un allenamento per provare situazioni particolari che potrebbero succedere o comunque come “campo pratica” in campo.
2 – vado in campo per allenare il gioco e tentare di fare score. I tentativi “rischiosi” ci sono ma li pondero ai fini del risultato.
3 – faccio una gara. Qui tento di fare score e basta, anche se a fronte di una situazione particolare metto sul piatto della bilancia i pro e i contro e decido assumendomene le responsabilità: se sbaglio pago.
Solo che in gara non c’è una strategia precostituita per le situazioni “a rischio”: se sono sotto una pianta e devo decidere se buttala in fairway oppure cercare di passare dentro ad una “finestra” tra le piante, valuto quali conseguenze hanno l’uno e l’altro caso. Se ad esempio penso che sbagliando il colpo nella “fìnestra” comunque potrei avere successivamente colpo al green e salvare il par o fare bogey, probabilmente ci tirerò. Se invece un errore comporterà quasi certamente un doppio bogey o peggio, la ributto in fairway e provo a salvare il par da lì.
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